Negli ultimi anni si sta registrando un utilizzo sempre più frequente delle piattaforme di lavoro aereo per accedere a luoghi di lavoro in quota. E ciò dipende dai tempi di intervento ridotti, agilità nello spostamento delle attrezzature e costi maggiormente sostenibili. Tuttavia, si pongono degli interrogativi in merito alla sicurezza che l’uso delle piattaforme comporta.
La legge 81 del 2008, testo unico per la sicurezza sul luogo di lavoro, prevede che chiunque utilizzi una piattaforma di lavoro elevabile (PLE) debba essere dotato di un idoneo sistema di protezione individuale (DPI).
L’uso dell’imbracatura di sicurezza fa riferimento alla normativa EN 358 ed EN 361, norme tecniche della Comunità Europea, che identificano determinate attrezzature e procedure.
Tale sistema di ancoraggio che deve impedire del tutto la caduta dall’ alto è composto da due elementi: un dispositivo di anticaduta – cintura o imbracatura - e un dispositivo di collegamento – cordino di posizionamento o trattenuta – da assicurare al punto di vincolo previsto dal costruttore della piattaforma.
La lunghezza del cordino dipende dal tipo di lavoro che si intende svolgere, nelle piattaforme aeree è obbligatorio per evitare l’effetto catapulta ed essere, di conseguenza, sbalzati fuori dalla piattaforma, in questo caso si parla di sistema di trattenuta corto, il punto di ancoraggio sull'operatore può essere dorsale o sternale. La norma di riferimento è la EN 358 e prevede inoltre l’utilizzo dei moschettoni.
Altro elemento fondamentale per chi lavora in quota è l’uso del caschetto con sottogola, obbligatorio anch’esso a norma di legge.
Tutti questi dispositivi di protezione individuale rientrano nella classe di riferimento n. 3 e, sempre per ragioni di sicurezza, riportano una data di scadenza.
Hai verificato la data di scadenza del tuo kit?
Ricordati di controllare sempre lo stato della tua imbracatura, del cordino, dei moschettoni e del caschetto, è importante lavorare in sicurezza.